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La Terza B al lavoro

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La 3°B al lavoro per la realizzazione del prodotto multimediale La classe: Armando Agozzino, Noemi Amatruda, Marta Apuzzo, Annachiara Chierchia, Vincenzo Coppola, Saverio Del Gaudio, Annapina Dello Ioio, Myriam Di Lietro, Francesca Greco, Gianmarco Guida, Gaia Imperatore, Marco Izzo, Alessandro Marcantonio, Roberta Nizzardelli, Giovanni Petrone, Felice Principato, Gaetano Rapicano, Eleonora Saccardi, Gian Marco Sacco, Vincenzo Savarese. Le docenti impegnate: -Esperta: Paola Somma, -Tutor: Anna Parmendola.  

Il Presepe

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LA STORIA Il  presepe  della  concattedrale  deve le sue origini a Francesco Saverio Petagna, il quale possedeva una collezione di pastori, alcuni realizzati da  Giuseppe Sammartino , datati tra il  XVII  e il  XVIII secolo  e che portò con sé a Castellammare di Stabia dopo essere stato nominato  vescovo  della  diocesi stabiese  nel  1850.  Dal  1860  al  1866  però, a seguito della caduta del  Regno delle Due Sicilie  e l' unità d'Italia , il vescovo fu costretto all' esilio  a  Marsiglia  ed al suo ritorno, trovò il presepe notevolmente ampliato con  statue  ed oggetti prodotte nelle  botteghe   napoletane : si narra che il presepe, in questo periodo, abbia raggiunto circa cinquecento pezzi, tuttavia è molto probabile che in questo numero venissero racchiusi anche gli  animali  e le varie suppellettili utilizzate per...

La Cupola

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La cupola poggia su quattro pilastri che formano quattro grandi archi, con i fondi spartiti a cassettoni , nei quali sono raffigurati i sedici profeti maggiori . All'interno della cupola è raffigurata l' Apocalisse ed i quattro evangelisti : San Giovanni con l'aquila, San Matteo con l'angelo, San Luca con il bue e San Marco con il leone. Sempre all'interno della cupola sono presenti i busti di otto vescovi che nel corso della loro vita hanno celebrato le glorie della Vergine Maria: San Pio V , San Germano , San Pier Damiani , San Idefonso, San Bonaventura , Sant'Anselmo , San Francesco di Sales e Sant'Alfonso .

La Crociera

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La crociera della Cattedrale si divide nel braccio destro e sinistro ed entrambe dispongono di due cappelle. Il braccio sinistro è dedicato al cuore di Gesù ed è abbellito da una statua lignea: il Cristo si presenta con viso giovane e barbuto, indossa una veste azzurra e un mantello celeste e sul suo petto è presente un cuore avvolto dalle fiamme. La volta è affrescata da due dipinti di Vincenzo Paliotti: uno raffigurante Gesù in mezzo alle turbe languenti e l’altro dedicato all’apparizione del cuore di Gesù a Santa Margherita. Le due cappelle sono quella del Santissimo Sacramento e quella dell’Ara Pacis. La prima presenta una pianta ottagonale: sull’altare principale è posto il dipinto della Deposizione e il Tabernacolo realizzato con lapislazzuli e diasporo. La seconda, in origine dedicata all’Immacolata, presenta il ricordo delle vittime della prima guerra mondiale: infatti sono presenti sei lapidi marmoree sulle qu...

Le Navate

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La Cattedrale di Maria Santissima Assunta e di San Catello si presenta a forma di croce latina con l'interno diviso in tre navate, una centrale e due laterali più piccole sulle quali si aprono cinque cappelle, e pavimentazione in marmo bianco e grigio, a forma ottagonale o quadrata; al centro della navata maggiore è presente l'antico sepolcro dei sacerdoti di Castellammare Navata Centrale La navata centrale è divisa da quelle laterali attraverso cinque arcate su ogni lato, che sono poggiate su dieci colonne realizzate in piperno e decorate con stucchi, medaglioni e dorature. La volta è affrescata da tre dipinti di Vincenzo Paliotti risalenti al 1983, che raffigurano alcune scene della vita di san Catello: san Catello nel carcere di Roma, quando riceve la visita di san Gregorio Magno, san Catello libero dal carcere e il ritorno di san Catello a Stabia, quest’ultimo è il quadro più ampio rispetto agli altri. Gli affreschi sono circondati da dieci lunette e rappres...

Storia di San Catello

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San Catello, patrono di Castellammare di Stabia, è celebrato il 19 gennaio. Le informazioni che abbiamo sulla sua figura ci sono giunte tramite "l'Anonimo Sorrentino", un raro testo del IX secolo che narra le vicende della vita di Sant'Antonino di Sorrento, in cui è sottolineato il legame proprio tra i due Santi.  Il nome Catello è di origine latina e deriva dal termine  catellus , diminutivo di  catulus  che significa “cucciolo”. Fu vescovo di Stabia quando, intorno al VI secolo d. C., i Longobardi devastarono la Campania distruggendo diversi complessi religiosi. Durante questi episodi sant’Antonino, fuggito dall’abbazia di Montecassino, si rifugiò presso lo stabiese, ed insieme decisero di rifugiarsi sul monte Aureo, l’odierno monte Faito. Una notte l’ arcangelo Michele  comparve in sogno ai due uomini ordinando loro di costruire un  tempio  in cima all’altura dove si vedeva ardere un grosso cero. I futuri santi obbedirono ed edifica...

La Cappella di San Catello

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Una delle cinque cappelle della navata destra è più ampia rispetto alla altre ed è anche di più recente costruzione: si tratta della cappella di san Catello, costruita nel 1789 su progetto dell'architetto Ignazio Rispoli. La cappella è preceduta da un ambulacro; seguono poi due lapidi in bronzo che ricordano l'eruzione del Vesuvio del 1906 e un'alluvione che colpì la zona stabiese nel XVIII. Un piccolo corridoio divide la cappella dall'ambulacro che presenta la volta decorata con medaglioni raffiguranti i vescovi stabiesi. La cappella di san Catello presenta una cupola nella quale è rappresentata la Gloria del Santo, mentre nei cassettoni a volta, sono raffigurati i dodici apostoli ed in lunette triangolari le quattro virtù: la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza.  L'altare centrale è in bronzo e marmo e su esso è posto un sarcofago di o...